Il diritto di critica del lavoratore, tra limiti condizionanti e prerogative di esercizio

Casi pratici

Il diritto di critica del lavoratore, tra limiti condizionanti e prerogative di esercizio

di Paolo Patrizio

Diritto di critica del lavoratore quale espressione del diritto di manifestazione del pensiero
L’art. 21 della Costituzione riconosce a ogni cittadino il «diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione», rinvenendosi, in tal senso, nell’espressione critica, una particolare forma di manifestazione riflessiva, volta alla contestazione, anche aspra, dell’altrui condotta, nell’ambito del bilanciamento collettivo delle libertà dei consociati. Il diritto di manifestazione del pensiero e, quindi, anche di critica, è riconosciuto ai lavoratori dall’art. 1 dello Statuto dei lavoratori, a norma del quale questi «hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme della presente legge»

L’evoluzione della disciplina dell’uso aziendale, aspetti dirimenti di una “fonte sociale” che fa ancora discutere

Casi pratici

L’evoluzione della disciplina dell’uso aziendale, aspetti dirimenti di una “fonte sociale” che fa ancora discutere

di Paolo Patrizio

Per la Corte di Cassazione, invero, “La reiterazione costante e generalizzata di un comportamento favorevole del datore di lavoro, nei confronti dei propri dipendenti, integra, di per se’, gli estremi dell’uso aziendale (cfr Corte di Cassazione civ., Sez. L, Ordinanza 22 maggio 2020, n. 9476)

Albo commercialisti, per l’iscrizione d’ufficio spetta alla Cassa provare la “continuità”

Lavoro

Albo commercialisti, per l’iscrizione d’ufficio spetta alla Cassa provare la “continuità”

di Paolo Patrizio

Corte d’Appello di L’Aquila – sentenza n. 783/2020 del 20 novembre 2020: annullamento dell’iscrizione d’ufficio alla Cassa Nazionale di Previdenza ed assistenza dei Dottori Commercialisti, per mancato assolvimento dell’onere probatorio sull’effettivo espletamento dell’attività di commercialista.

L’obbligo vaccinale nell’alveo applicativo dell’art. 2087 c.c.

29 Marzo 2021 GIURISPRUDENZA COMMENTATA Sicurezza sul lavoro

L’obbligo vaccinale nell’alveo applicativo dell’art. 2087 c.c.

di Paolo Patrizio

La permanenza dei ricorrenti nel luogo di lavoro comporterebbe per il datore di lavoro la violazione dell’obbligo di cui all’art. 2087 c.c. il quale impone al datore di lavoro di adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei suoi dipendenti…

Sentenza “pilota”di Belluno, obbligo vaccinale quale integrazione della sicurezza nei luoghi di lavoro

Lavoro

Sentenza “pilota”di Belluno, obbligo vaccinale quale integrazione della sicurezza nei luoghi di lavoro

di Paolo Patrizio

Sotto la lente la recente pronuncia del Tribunale di Belluno (16 marzo 2021) che sancisce la legittimità della sospensione degli operatori RSA che rifiutano di vaccinarsi, nell’ottica della corretta osservanza della posizione di garanzia posta a carico del datore di lavoro

Divieto di licenziamento anche per la sopravvenuta inidoneità fisica

Lavoro

Divieto di licenziamento anche per la sopravvenuta inidoneità fisica

di Paolo Patrizio

Commento a sentenza Tribunale di Ravenna 7 gennaio 2021: nullità del licenziamento per sopravvenuta inidoneità fisica alla mansione comminato in vigenza del divieto generale disposto del D.L. n. 18 del 2020 c.d. “Cura Italia”

Illegittimo il licenziamento per superamento del periodo di comporto se la malattia è causata da nocività delle mansioni o dell’ambiente di lavoro (mobbing)

25 Gennaio 2021 GIURISPRUDENZA COMMENTATA Malattia

Illegittimo il licenziamento per superamento del periodo di comporto se la malattia è causata da nocività delle mansioni o dell’ambiente di lavoro (mobbing)

di Paolo Patrizio

In tema di licenziamento per superamento del periodo di comporto, le assenze del lavoratore per malattia non giustificano il recesso del datore di lavoro ove l’infermità dipenda dalla nocività delle mansioni o dell’ambiente di lavoro che lo stesso datore di lavoro abbia omesso di prevenire o eliminare, in violazione dell’obbligo di sicurezza (art. 2087 c.c.) o di specifiche norme…

Licenziamento per g.m.o.: il manifesto inadempimento dell’obbligo di repêchage datoriale può comportare l’applicazione della tutela reintegratoria

06 Novembre 2020 GIURISPRUDENZA COMMENTATA Licenziamento economico

Licenziamento per g.m.o.: il manifesto inadempimento dell’obbligo di repêchage datoriale può comportare l’applicazione della tutela reintegratoria

di Paolo Patrizio

In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, oltre all’allegazione della causale giustificatrice di base, il datore di lavoro è tenuto a giustificare l’esercizio del suo potere anche mediante la dimostrazione di non aver potuto credibilmente procedere alla ricollocazione del dipendente da estromettere.

L’irrispettoso rifiuto del lavoratore al cambio turno legittima l’adozione della massima sanzione espulsiva

01 Giugno 2020 GIURISPRUDENZA COMMENTATA Licenziamento disciplinare

L’irrispettoso rifiuto del lavoratore al cambio turno legittima l’adozione della massima sanzione espulsiva

di Paolo Patrizio

Cass., sez. lav.

L’accertamento della gravità delle infrazioni poste a base di un licenziamento (e quindi pure della “gravità” dell’insubordinazione), in quanto necessariamente mediata dalla valutazione delle risultanze di causa, si risolve in un giudizio di fatto, riservato al giudice di merito e non sindacabile in sede di legittimità…

La disciplina dell’appalto di lavoro “genuino”, tra profili interpositori e questioni di rito

02 Gennaio 2020 GIURISPRUDENZA COMMENTATA Appalto

La disciplina dell’appalto di lavoro “genuino”, tra profili interpositori e questioni di rito

di Paolo Patrizio

Con specifico riguardo agli appalti c.d. “endoaziendali”, si osserva che essi sono caratterizzati dall’affidamento ad un appaltatore esterno di attività strettamente attinenti al complessivo ciclo produttivo del committente; ebbene, il divieto d’intermediazione opera tutte le volte…